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lunedì 25 febbraio 2008

I bicchieri da vino: come riconoscerli


I grandi vini, i vini da ristorazione, vogliono essere bevuti in bicchieri di cristallo. La sua lucentezza, la sua trasparenza, la perfezione delle forme e la sottile costituzione esaltano il colore del vino (la sua veste) e non interferiscono sul bouquet ed il sapore, ma a seconda delle forme, sono in grado di esaltarli. Il bicchiere da vino non deve essere il protagonista, ma la perfetta "spalla" per l'attore principale della tavola.Questi bicchieri sono a forma di calice per permettere l'impugnatura senza toccare il bevante (calice) e dare la possibilità al degustatore di non avvicinare troppo la mano alla bocca senza modificare la temperatura di servizio.


Ogni vino, per esprimersi e poter dare il massimo di se stesso, ha bisogno di un bicchiere che ne esalti le caratteristiche, così la Flute per gli spumanti secchi mette in evidenza il perlage (fontanelle di bollicine), la grande coppa servirà per esaltare ed arricchire i bouquets dei vini rossi importanti. Per finire una importante annotazione: il bicchiere per l'acqua dovrà essere un semplice tumbler (bicchiere da bibita) e non il più capace dei bicchieri da vino!



IL BICCHIERE GIUSTO PER IL VINO GIUSTO

Innanzi tutto occorre precisare che i vini bianchi, rosati o spumanti vanno serviti nella confezione di origine e possibilmente in un recipiente o in secchiello con ghiaccio per mantenerli freschi a temperatura per tutta la durata del pasto. Lo stesso per i vini rossi novelli o giovani.



Il Decanter:

I vini invecchiati e di qualità è opportuno che siano versati in una bottiglia di vetro trasparente a forma larga e collo stretto, denominato Decanter, almeno un'ora prima di consumarli. Se il vino è molto invecchiato travasare lentamente facendo attenzione a non miscelare la posa con il vino, ma tenerla sempre sul fondo. La decantazione permette al vino di ossigenarsi bene e far volatilizzare il classico odore di ridotto.


Calice per vini rossi giovani

a forma abbastanza alta ed ampia per poterne cogliere il bouquet.






Calice per vini rossi invecchiati

a forma più panciuta del precedente, detto anche ballon per permetterne una buona ossigenazione.





Calice per vini rossi invecchiati eccellenti

a forma molto grande ed ampia per consentirne al massimo la decantazione.






Calice per vini bianchi o rosati

a forma con stelo lungo ma più piccolo di quello utilizzato per i rossi giovani.





Calice per vini bianchi o rosati corposi

ed affinati nel legnoa forma con stelo corto ma calice grande ed ampio per coglierne il bouquet.





Flute per spumanti o champagne secchi

a forma stretta e lunga per osservare meglio l'effervescenza e conservare più a lungo il profumo




Coppa per spumanti dolci

a forma molto ampia per valorizzarne l'aromaticità






Calice per i vini liquorosi e passiti
a forma piccola e stretta.








































































domenica 10 febbraio 2008

Il vino in tavola

Dato che tutti i nostri visitatori sono degli appassionati di vino, oggi diamo qualche consiglio sugli abbinamenti di questa preziosa bevanda sulle nostre tavole.







Innanzitutto occorre dire che i vini si possono dividere in 3 grandi gruppi:


Vini tranquilli da pasto


Vini da dessert o di fine pasto, spumanti

Vini aromatizzati o liquorosi fuori pasto




Adesso andiamo più nello specifico...


Vini tranquilli da pasto



Si possono suddividere ulteriormente in:


  • bianchi


  • rossi


  • rosati

I vini rossi vanno aperti anticipatamente al momento della degustazione, circa un'ora di anticipo per ogni anno di invecchiamento. Se ciò non è possibile, allora deve essere versato in una caraffa che ne permetta l'ossigenazione, affinchè esso perda l'odore di botte e di chiuso. I vini bianchi non richiedono questo processo e non vanno assolutamente caraffati.


I vini da pasto vanno accostati alle vivande, per rendere armonici i sapori e per non coprire i sapori del cibo con quelli del vino o viceversa.


Vi diamo adesso alcune indicazioni sugli accostamenti tra alimenti e vini.


  • Antipasti: vino bianco, asciutto, non troppo alcolico, con aroma non intenso, da servire fresco


  • Minestre:vino bianco, secco, o un rosato leggero


  • Pastasciutte e risotti: vino rosso leggero o rosato fresco, da servire intorno ai 15 gradi


  • Pesce: vino bianco, asciutto, anche forte, meglio se profumato e leggermente invecchiato, da servire freddo, a 7-8 gradi


  • Piatti di mezzo, portate di carne, arrosti: vino bianco per le fritture, vino rosso non troppo forte per gli umidi, vino corposo per gli arrosti



  • Cacciagione: vino rosso, corposo, importante, invecchiato, da servire a temperatura ambiente in un calice ampio che ne esalti l'aroma.










Vini da dessert



  • Formaggi dolci o piccanti: vi possiamo accostare un vino da dessert rosso, secco


  • Futta: vino spumante dolce


  • Dolci: vino spumante dolce, vino liquoroso, vino passito o Vin Santo

N.B. Il classico vin Santo deve assolutamente precedere il caffè!!












Vini liquorosi


Sono vini che solitamete non accompagnano il pasto e che possiamo suddividere in:


  • Vini liquorosi

  • Vini aromatizzati


Dulcis in fundo, vi ricordiamo di non accostare MAI:


  • un vino dolce con pesce, carne, sottaceti, insalate condite, carciofi crudi, verdure in generale, formaggi freschi, gelato


  • vini bianchi leggeri con cacciagione o portate di carne impegnative


  • vini rossi corposi con crostacei o molluschi